Puoi avere un blog e non essere stato a Lucca Comics.
Puoi essere stato a Lucca Comics e non avere un blog.
Paradossalmente puoi essere un amante
(uno di quelli che aspettano tutta la vita che lui lasci lei, dove lui è il Fumetto e lei è l' irrazionalità della passione e tu sei solo il disilluso pazzo) del Fumetto e non essere stato a Lucca e non avere un blog.
In ognuno di questi casi, non ha alcun obbligo psicomorale da rispettare.
MA se sei un' amante del Fumetto, se sei stato a Lucca e se hai un Blog...bè allora DEVI scrivere di Lucca.
Sono in ritardo. Lo so.
Sono passati oltre 10 giorni.
Il racconto di Lucca non può essere mediato dal tempo e dalle riflessioni.
Si dovrebbe scrivere di Lucca così come la si vive.
Impulsivamente.
...lo so, lo so....
Ed avrei fatto così anche io.
Come fanno i Blogger seri.
Come fanno i Blogger bravi.
In verità questo post è pronto da diversi giorni.
I miei neuroni erano al lavoro già sulla strada di ritorno da Lucca.
Arrivato a casa era bello che finito.
Eppure sono passate quasi due settimane e mi decido solo ora a raccontare come è andata.
Come mai questo impulso di
temperanza?
(Sentimento a me prossimo come lo è la teoria della Relatività a quella dell' Oggettivismo)
La verità è che ogni volta che mi decidevo a mettere per iscritto le
sensazioni vissute nei giorni Lucchesi, le
riflessioni che da esse scaturivano trasformavano il senso del mio post.
Aspettate. Ora mi spiego.
Vedete, una delle poche cose di cui sono certo è che ( che che ne dicano) nessuno di noi ha il pieno controllo di se stesso.
Non vi parlo dell' agire.
Mi riferisco alle riflessioni. Ai pensieri.
Potere concentrarvi. Ma non potete decide COSA pensare. Soprattutto se tali pensieri sono frutto di stimoli esterni indipendenti dal vostro controllo.
Quindi,ci sarebbero due post da scrivere.
Il primo, istintivo, in cui vi racconterei dei mille autori incontrati, della meravigliosa cacofonia di colori che ti attraversava, dei 65 sketch raccolti, dei miei compagni di viaggio e del perchè hanno reso speciale questo piccola avventura, della discussione avuta con Munoz, dello splendido regalo che mi ha fatto Arturo Lozzi, dei ragazzi dell' Octavia Legio, delle mostre, dell' emozione di vedere il Maestro Solano Lopez alla opera, di quella splendida realtà editoriale che è la Double shot, di giovani autori che crescono e tanto tanto tanto altro.
La notte non mi basterebbe.
Ecco.
Domani troverete questo post.
Il racconto della più bella Lucca della mia vita, nobile padre di neuroni mnemonici da conservare gelosamente.
Ma c' è un altro post da scrivere.
Il figlio degenere del nobile padre di prima.
Un post che viene da riflessioni Post-Lucca (che, per collegamento dialettico e sintattico e emotivo associo alla melodrammaticamente famosa tristezza Post-Coito)
Un post in cui vorrei raccontarvi di quanto sia stata triste Lucca.
Perchè Lucca è il fumetto.
E, signori, io la situazione la vedo grigia.
Qui non si tratta di domandarsi se il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno.
Qui dobbiamo chiederci se c' è qualcosa da versare nel bicchiere.
E, nel caso ci sia.....siamo sicuro che ci sia qualcuno che beva?
Perchè io ho visto acqua spacciata per vino e neanche un Cristo disponibile al miracolo.
Perchè io visto
piccoli autori usare e vendersi grandi parole e
ottime promesse a cui un dito sulle labbra ha imposto il silenzio, stare zitte.
Perchè io visto buffe creature vestite con improbabili assonanze cromatiche, dall' aspetto grottesco e ridicole nel loro fare e nel loro dire.
Cosplayer? No....editori ( con la "E" minuscola)
(Nella foto un editore ( non uno qualsiasi, ma proprio uno specifico) ci saluta)Perchè ho visto minuscole autoproduzioni di una qualità superiore a interi cataloghi di Case editrici che potrebbe comprare me e il paese in cui sono nato e quello dove vivo per intero, solo con gli spicci per il caffè che prendono i propri impiegati in un anno.
Ecco....questo è quello che ho visto.
Ma non è quello che ho vissuto. Io ho vissuto 4 belle giornate.
Ora vi chiedo:
E' giusto parlarne?
E' giusto volerne parlare?
Ma, soprattutto, è giusto NON volerne parlane, per non salare di amarezza un dolce ricordo?
Pensateci e fatemi sapere se trovate una risposta. Io ci penso da 15 giorni. E non la trovo.
Se vi va passate da queste parte domani.
Non ho ancora deciso se parlare male di Lucca Comics. Ma sono certo di volerne parlare bene. Inzierò farlo domani.
IL GLIFO PERPLESSO
Ps: Intanto iniziamo a pubblicare qualche Sketch.
In alto Simone Bianchi ( diciamo che questo è il suo sketch standart...ne ha fatti diversi uguali....dopo un attesa di 4 giorni mi aspettavo qualcosa di più...anche se comprendo che la stanchezza a un certo punto prenda il sopravvento.)
Sotto Mastantuono si esibiscein un Magico Vento.
4 commenti:
Ciao Glifo
io la vedo così: TROPPA ROBA e Troppe "buone prospettive per il futuro" come diceva un noto attore in un film, ho paura che tra un pò scoppia tutto,
cmq.penso sia giuso che ne parli, anzi doveroso.
Saludos, Vittorio
65 disegni? mmm io mi son perso veramente troppo in chiacchere.. ne ho avuti 7o8... :D
ma in compenso mi son riuscito a passare del tempo (troppo poco) con un mucchio di persone conosciute via internet e che riesco a vedere solo in queste occasioni.
ps. non son riuscito a conoscerti, peccato, volevo vedere la faccia del mito degli Sketch :D
Ciao Logan e ciao Luminare.
Grazie dell' intervento.
A breve tutta il resto della verità su Lucca!
Il GLIFO
Ciao Andrea,
stavo aspettando il tuo report su Lucca con impazienza e devo dire che a livello emozionale per me è stata fantastica (era la mia prima volta!)
Ora aspetto la parte critica, ma non metterci troppo!!!!
A presto!
Giuseppe
Posta un commento