Manifesto per l'edizione 2012 di Angoulême ad opera di Spiegelman
Tra poche inizierò un viaggio che mi porterà prima in Francia, adAngoulême e poi a Milano (dove esattamente ve lo dirò tra qualche giorno). Si, faccio il giro largo per Milano.
Non sono pronto. Angoulême è la versione francese di Lucca. Avete presente Lucca Comics and Games?
Quella fiera con decine di migliaia di visitatori, centinaia di autori di autori, tutte le case editrici italiane?
Ecco, Angoulême è come Lucca. Ma in grande.
Ho calcolato che ha un certo punto mi troverò con Uderzo alla mia sinistra e Burns alla mia destra.
No.
Non Montgomery Burns
Charles Burns
Non sono pronto.
Tutti gli appuntamenti sono stati fissati, gli aerei prenotati, il programma stilato. La valigia la sto facendo.
Non sono pronto.
O meglio, sono professionalmente pronto ma non sono emotivamente pronto.
Forse non dovrei dirlo. Forse dovrei fingere che non mi emoziona visitare il più importante Festival del fumetto europeo.
Forse dovrei ostentare sicurezza e tranquillità, che oggi, ostentare, va tanto di moda.
Dovrei dire che mentre sistemavo il programma editoriale della NPE sul mio jet aziendale sono precipitato nella giungla e con solo una copia di Topolino numero 923 in mano sono sopravvissuto 13 giorni distillando del liquore dagli alberi di cicuta e che casualmente ho incontrato vicino ad un baobab Tintin in persona, con quale, cenando a base di frutti dell'albero del pane e speck, abbiamo deciso di pubblicare insieme qualcosa....
Ma è giusto nascondere che non siamo sempre distaccati? Che qualcosa ancora ci emoziona?
E dopo questa frase che sembra uscita dal più meschino degli shojo manga, potete anche insultarmi.
Vado in Francia.
Vado a comprare diritti in Francia per la casa editrice per cui lavoro.
Vado a sedermi ad un tavolo con i rappresentanti di Dargaud, Dupis, Soleil e via dicendo.
Sono sicuro di cosa voglio. So che titoli voglio riportare in patria. So cosa dire. So cosa fare.
So cosa vorrei che apparisse con il marchio NPE il prossimo anno.So cosa vorrei voi possiate leggere grazie a noi.
Ma non sono pronto.
Non sono pronto perchè, all'improvviso, delle tappe che sembravano lontane, sono diventate tutte prossime.
Contea. Perugia. Lucca. Roma. Angoulême. E poi Milano. E poi?
Vado a chiudere la valigia. Se riesco vi tengo aggiornarti giorno per giorno. Se no c'è il blog di Cajelli e quello di Recchioni.
Tra qualche ora sarò pronto. Ma adesso...adesso ancora no.
Il Glifo in partenza
C'era una volta Lost.
Ne parlavano tutti.
Ne parlavamo tutti.
Da una notte all'altra, sorgevano come brufoli sulla faccia di adolescenti centinaia di server per contenere miliardi di parole che descrivevano teorie, ipotesi, verità presunte e supposte. Rivelatesi tutte puttanate.
Oggi si dirette "Lost lo ha diretto Schettino".
Il che spiegherebbe anche il naufragio iniziale.
Poi, improvvisamente, è sceso un silenzio innaturale come un elefante e un canguro che fanno sesso. Saltellando.
Oggi digitando Lost su Google parte in automatico un programma che formatta l'hard disk.
Nessun ne parla. Nessuno ne vuol parlare.
Quando l'ultimo minuto dell'ultima puntata dell'ultima stagione frantumò la speranza che ci fosse un'idea dietro, una coerenza narrativa che trascendesse dalla semplice, geniale, caratterizzazione dei personaggi, nacque una casta di paria: gli Untori di Lost....cioè coloro che avevano suggerito ad amiciparentipassanti la visione del quel coitus interruptus che era la serie.
Odiati, derisi e persegutati gli Untori di Lost, artefici di un atto di amore e fede quale era la diffusione di quello che fu,sostanzialmente, un morbo passionale, si rifugiarono nell'oscurità delle proprie case a leccarsi le ferite, a rivedere la serie, cercando disperatamente dei frame che contenessero messaggi subliminali in grado di spingerli in quella tragica epopea di indottrinamento che ne segui.
Nessuno di loro, retroilluminati solo dalla luce del loro schermi retroilluminati e condannati al silenzio in quanto banditi da ogni dialogo a causa del loro tragico errore, ne trovò mai.
Decisero allora, autonomamente ma all'unisono, di aspettare pazientemente nell'oscurità e nel silenzio sforzandosi di non diventare muti e ciechi (come in molti li avrebbero voluti).
Un giorno, forse vicino, forse lontano, si sarebbe udito in lontananza, ritmico e scolpito nel muro del suono, lo scalpitio di un nuovo cavallo su cui puntare. Una nuova serie da diffondere, la propagandare, da sponsorizzare.
Qualcosa che li riscatasse dall'errore commesso e gli donasse di nuovo diritto alla parola, all'opinione e ai flame sui forum.
Mi chiamo Andrea. Ero anche io un Untore di Lost.
Lo sentite anche voi questo scalpito di cavalli?
Ebbene si.
Con pavida codardia ho aspettato la quarta la stagione per sperticarmi in lodi e in opere di diffusione, ma ora è giunto il momento di tornare a untare!
possa nel giro di quattro stagioni diventare il personaggio più cool del piccolo schermo (e, dai, diciamo la verità...anche del grande) è difficile.
Prego la regia mandare il contributo
Tutto chiaro? No? Non riuscite a capire come possa essere esaltante e stimolante la storia di un uomo di mezz'eta che fugge in mutande nel deserto?
Potrei spiegarvelo. Lo potrei fare, giuro. Vi potrei raccontare la storia di un uomo così intelligente da essere quasi candidato al premio nobel, che per l'amore per la sua famiglia, per il figlio disabile e per la moglie un po' ossessiva si ritrova a fare l'insegnante in un liceo di ignoranti in una piccola cittadina polverosa del new mexico, contando ogni giorno quanti soldi ha in tasca e costretto a fare un secondo umiliante lavoro.
Oppure potrei parlarvi del concetto di punto di rottura abbinato a quello di giustizia.
Potrei scrivere mille parole sul fatto che la legge è oggettiva e la giustizia, no non è soggettiva.
La giustizia è giustizia. E con la legge non ha nulla a che fare.
Potrei raccontarvi che il punto di rottura per un uomo giusto, per un uomo mite, con una mente superiore, col desiderio di proteggere la propria famiglia crea abissi guardoni che potrebbero restare accecati dalla forza di volontà altrui.
Ma a cosa servirebbe? Avete deciso di iniziare a vedere questo serial circa venti righe fa....e senza che io abbia iniziato a parlarvi degli altri protagonisti...
da Jesse Pinkman
a Gus
a Victor
a Teddy
E' solo una bella storia? No, non è proprio una bella storia. Anzi. Non è una storia edificante.
Non c'è una morale. Non c'è esattamente un lieto fine. C'è un uomo contro il destino. E quando un uomo con la forza di volontà e un cervello che fanno provincia incontra un destino con infinite avversità nella sua faretra...bè...sarà il destino a soccombere.
Da un punto di vista puramente tecnico, siamo a livelli avanguardisti rispetto a tutto quello che si vede e si è visto in giro negli ultimi anni.
Nelle prime serie la narrazione inizia con un flashawradsevocativo che si esplicherà solo alla fine dell'episodio. Il montaggio prevederà spesso riprese dal punto di vista degli oggetti. Qui sotto trovare un video che vi chiarirà meglio il concetto
A questo aggiungete che il ritmo, sempre perfetto, verrà a volte volontariamente spezzato da elementi estranei ma complementari alla narrazione come il video musicale linkato sopra che è parte integrante dell'episodio. Il tutto per creare un effetto elastico, di tensione e distensione, accrescendo puntata dopo puntata la prima parte e riducendo, fino ad eliminarla, la seconda.
Ho finito di vedere la quarta stagione. Ce ne sarà una quinta, ma potrebbe terminare anche tutto qui e ora. Il cerchio è quadrato, la botte piena, la moglie ubriaca e la cantina rifornita. Il pesce è nel panaro, il cavallo (la ciuccia) è stato domato e donato...gli abbiamo guardato anche in bocca. Il percorso percorso,abbiamo fatto sia il primo piccolo passo che tutta la lunga strada, la gattina frettolosa ha fatto figli con dieci decimi, il cammello è passato dalla cruna dell'ago, il cielo era a pecorelle e la pioggia è venuta giù a catinelle, c'era rosso di sera e c'è stato bel tempo, l'insalata è nell'orto e maramao non è morto. Insomma, è tutto perfetto. Mancate solo voi, seduti su un divano comodo a guardarvi queste quattro stagioni di pathos e thanatos. Accrescete il vostro immaginario e poi tornate qui a ringraziare del consiglio.
E se doveste avere qualche problema.....meglio chiamare Saul....
Il Glifo Bad
Ps: Il titolo Breaking Bad non è facilissimo da tradurre. Sarebbe una cosa tipo "incattivendosi".
Ma a piace più pensare che sia più simile a "rottura che ti porta ad essere cattivo"...per la serie: non fate mai incazzare un uomo buono. Non ne verrà mai nulla di conveniente per voi. Potrebbe venire a bussare alla vostra porta...ma questo lo capirete meglio alla fine della quarta stagione...
"Leggo quello che mi va" significa che se una mattina vi alzate dal letto con la voglia di leggere questo...
(Nota: sapete che gli eredi di Erasmo hanno fatto causa a Berlusconi per avergli causato un calo delle vendite del Best Sellers di famiglia grazie al suo citarlo ripetutamente come libro guida? E' partita una rogatoria internazionale direttamente da Rotterdam - Olanda. Aspettiamo che il parlamento si pronunci)
...vi basterà recarvi nella libreria che, guarda un po', avete sotto casa, andare dal cortese libraio
(stando molto attenti a quello che chiedete e a come lo chiedete, dato che i librai si sono fatti sensibili e lo sputtanamento è dietro l'angolo....qui, quo e qua) e chiedere la vostra copia. Se ve la trovate da soli è anche meglio.
MA ATTENZIONE, perchè proprio oggi su quel tabellone del monopoli che è la vita avete pescato la carta imprevisti e il libro che cercavate non c'è.
Vi toccherà accontentarvi di
che questo lo trovate sicuramente!
Diciamo però che voi sta' ciambella tutto zuccherosa non c'avete proprio voglia di farla perchè siete o temete di essere diabetici e volete proprio leggervi il libro del buon e vituperato Erasmo.
Allora decidete di fare una passeggiata, dato che avete un giorno libero, e di arrivare all'altra libreria, quella un po' più grande, che, dai poi non è così lontana...certo dovrete prendere la macchina e fare benzina ma comunque avreste dovuto farla e poi è sempre un piacere andare in una libreria.
E poi vi sentite comunque fortunati.
Voi abitate in uno dei comuni italiani in cui è possibile trovare una libreria....anzi, più di una! Considerando che in Italia ci sono 8092 comuni e circa 2000 librerie in tutto (Fonte qui) anche ammettendo che non ci fosse più di una libreria in ogni paese dove c'è una libreria, siete uno degli italiani su quattro che può godere di questo prerogativa.
Vi sentite baldanzosi!
E mentre state per parcheggiare nel mega centro commerciale, pieno di sfigati con lo sketchboard che si fracassano i denti su arzigogolate geometrie da centro commerciale indossando un abbigliamento improbabile come un leader di sinistra che vi evoca vagamente reminiscenze che lobotomia parziale a cui vi siete volontariamente sottoposto per dimenticare gli anni '90 dovrebbe impedire ("ma mi sembra di avere avuto una camicia simile negli anni '90...chissà che fini a fatto...") vi domandate per un attimo se non fosse stato meglio leggere uno dei tanti libri che avete in casa e non avete ancora incominciato. Ce ne erano tanti che avete comprato o che si viete fatti regalare con entusiasmo....
Ma non c'è più tempo per elucubrazioni. Il vostro nemico è davanti a voi.
Vi aspetta con un falso sorriso (ha 860 uscite di oggi da sistemare e 2000 domande stupide di gente stupida a cui rispondere. Non conta se non fate [o, forse, non pensate di fare] parte dei gruppo dei piallatori di prostata con cui i librai si devono scontrare giornalmente. E' stressato.) e con un arma in mano, che neppure in Star Trek: Voyager l'avete mai vista...
....avete pochi secondi per fare una domanda semplice, intelligente e ben posta. Se sgarrate sarete inseriti automaticamente tra i pialllatori e tra i resoconti comici da scambiarsi con i colleghi a fine giornata.
Quindi, attenti.
"Cercavo un libro..." e vi siete già fottuti...siete in una libreria? Cosa potevate cercare? Un dodo? Della polenta? Un motocarro a vapore?
E mentre per lei siete diventato FAR, diminutivo di
FARTOOLS Piallatrice d'angolo AG115 500 W Confort-Line CL-X 1102731- Utensile per molare, senza guardarvi negli occhi ma continuando a sistemare una pila di libri che sembra riescano a figliare tra di loro tanto che non finiscono mai,
Nella foto Agatha Christie che cerca di svelare il mistero dei libri che figliano.
vi dice " Non è che vorrei un Dodo invece?"
"Eh? Come scusi?"
"Non, no niente. Mi dica....che libro cercava?"
"No mi spiace. Non c'è. Ma glielo possiamo ordinare. Anzi, aspetti, vediamo se è arrivato tra i rifornimenti di oggi.....ecco...vediamo...no...niente...oggi sono rientrate solo 450 copie di questo....
.....se ha voglia di fare una bella ciambella...."
E mentre pensi che le uova fresche effettivamente ce le avresti anche ma che quasi quasi a questa commessa una piallata sulla faccia gliela daresti, saluti educatamente e riavvolgendo il tuo cavo da piallatrice per collegarti alla presa, saluti e sconfitto torni alla macchina, cercando di non calpestare i denti che i ragazzi con lo sketchboard stanno cercando di recuperare da terra e dal pavimento in cui sono solidamente conficcati.
Sei casa tua ora, con in cuore un sentimento che deambula tra la sconfitta, la rassegnazione e un crescente desiderio di ciambella, mentri guardi la tua libreria piena di titoli che, si dai, forse potresti leggerti uno di questi, perchè no e all'improvviso, inaspettata come una diarrea dopo giorni di stitichezza, hai un'idea!
Un colpo di genio!
"Ho un problema che nessuno può risolvere....c'è solo una cosa che possa fare....sempre che riesca a trovarli..."
Posso ingaggiare l'A-Team!!!!
No dai, veramente. E' questa l'idea geniale che avete avuto? Ma vaffanculo. Ve lo meritate il libro della Parodi. Incominciate a impastare mentre ve la do io una idea. Usate Internet!
Acquistate on line. Se la vostra libreria non ha il libro, provate su internet.
Andate su Amazon, il sito di Wonder Woman (...questa la capiranno in tre...)
e acquistate il volume. Pagando, salvo promozioni, le spese di spedizione.
Però....ATTENZIONE: vi svelo un segreto. Il teletrasporto....NON ESISTE! I pacchi viaggiano tramite oscure modalità che antichi sacerdoti chiamati "Postini" tengono ben segrete!
Creature di indefinite fattezze chiamate "Le Poste" (che suona tipo...le Norne....Le Furie....Le Poste...) smistano, timbrano, soppesano e infine, inviano il pacco a voi destinato...a chi, lo inviano non è dato saperlo.
Gli dei sono capricciosi e imperscrutabili....se sarete giudicati meritevoli, un dì, forse vicino, forse lontano....ricevete il vostro pacco.
Ma, sicuramente, non oggi.
Morale del post: voi pensate di leggere quello che vi pare. Ma non è così. Leggete quello che potete quando potete.
Ci sono infiniti ostacoli che si pongono tra di voi e la lettura di un libro. Primo tra questi, il suo acquisto.
Abitate in un paese che ha una libreria?
Siete nelle condizioni di raggiungere questa libreria?
La vostra libreria ha il libro che cercate voi?
Non iniziamo neppure a spostare la discussione dai libri a fumetti che poi diventa tutto surreale...
Perciò il Lettore Consapevole tiene SEMPRE con se una buona scorta di libri in casa da leggere, lasciandosi trasportare da quel fiume in piena che è l'acquisto compulsivo.
Il senso di colpa non si applica all'acquisto dei libri. Mai.
Handelingenkamer Tweede Kamer Der Staten-Generaal Den Haag
Haag, Paesi Bassi
Ah, voi, come me, avete la libreria piena di libri e fumetti che avete comprato e non avete ancora letto, ma nonostante ciò ne continuate a comprare altri?
Avete finito lo spazio in casa?
Avete buttato da casa le sedie per fare spazio e vi sedete sui pile di libri?
Non temete. Non siete soli. Ne parliamo la prossima volta....
....intanto riscaldate il forno a 180 gradi, prendente farina, uova, latte, burro e....mentre lo fate...pensate a questa povera donna...
....sono cinque anni che sta dietro a fornelli....mi hanno detto che ammazzerebbe la sorella per un panino alla mortazza....
Il Glifo Cotto e Mangiato
Ps: per la realizzazione di questo post non è stato maltratto nessun libraio.
Il libraio è una razza sacra, in via di estinzione. Va tutelata e salvaguardata.
Partecipa anche tu all'iniziativa lanciata dal Faro del Glifo.
Mangiano poco, ti sanno consigliare il libro giusto e male che va gli fai fare le ciambelle.
Ed ecco a voi il video della settimana, detto anche video anti emarginazione, perchè l'hanno visto così tutti che se non lo vedi anche tu sei un emarginato!
Disemarginati qui, sul Faro del Glifo
E poi verrà quella notte in cui sarai solo metà perchè la tua metà non c'è, avrai visto più serie TV di quante ne abbiano girate questo mese, avrai letto troppo fumetti e ti sarai emozionato (anche la noia è un'emozione) per un film di troppo.
Sarà proprio in quella notte che, per caso, ti capiterà di riascoltare una canzone che sentivi da ragazzo con un amico che non più amico quando alle 06.00 tornavi a casa.
Penserai:due cose. Che quell'amico ti manca (ma non lo saprà mai) e che hai iniziato a pensare a te come uno che era un ragazzo.
Il Glifo Notturno.
Continua (e termina) l' assegnazione dei Glifi di Carta, i premi meno democratici della rete, dato che non hanno categorie fisse, ne criteri precisi di assegnazione. Vince chi pare a me quello che pare a me!
Ricordo a tutti che il Glifo di Carta quest'anno ha l'aspetto di un Yoda - Origami!
Eccolo quo.
Premiato tu sarai, se meritevole sei.
Iniziamo subito con un recupero fumettistico, l'unico che avevo saltato...
Per essere riusciti a mettere un grassone nella tuta di Batman, senza creare un nuovo cosplay ma comunque mettendo un grassone nella tuta di Batman, vince
Glifo di Carta per Migliore Statua Fumettistica 2011
Dc Direct - Batman Black & White - Sergio Aragones
Ma passiamo in scioltezza alla parte cinematografia. Parta la colonna sonora.
Per avere creato un archetipo narrativo flessibile e duttile, ricapitabilizzabile in ogni genere narrativo ed averlo comunque sperimento in un contesto difficile (tipo operazione a cuore aperto con una mano legata al piede, bendato, con Arisa che ti canta alle spalle e, comunque, tu non sei un chirurgo e stai operando te stesso!) quale il genere western, senza rinunciare ad un retrogusto metanarrativo celebrativo della passione per l'esagerazione che è il vero motivo di vita per cui la gente si accamperebbe davanti al cinema se il mondo fosse uno posto giusto o,semplicemente, un posto dove io regno incontrastato, vince
Glifo di Carta per Migliore Film 2011
Glifo di Carta come Migliore Film d'Animazione 2011
Glifo di Carta come Migliore Film che vince Tre Glifi di Carta 2011
RANGO
E se non l'avete visto la vostra vita quest'anno è stata un po' più povera della mia, sotto alcuni punti di vista.
Nonostante il peggior trailer di tutti i tempi in rapporto alla qualità del film....
...nonostante il peggior poster della storia del cinema d'animazione.....
....e il peggior adattamento del titolo in italiano a memoria umana, animale, vegetale, minerale e Ferrarelle....
E' inutile che metti il muso, le cose te le devo dire come sono...
per avermi procurato un'ora e ventotto minuti di ininterrotte risate (con conseguenziale ricovero in ospedale dove volevano che effettuassi un'operazione a cuore aperto con una mano legata al piede, bendato, con
Arisa che mi cantava alle spalle e, comunque, io non sono un chirurgo e dovevo operare me stesso!) grazie alla combinazione di un esilarante ritmo narrativo, battute al fulmicotone (per la serie "oggetti che nessuno conosce davvero ma che tutti citano") e situazioni realisticamente surreali ma mai, mai, mai, mai, mai (tranne qualche volta) banali, vince
Glifo di carta come Migliore Film d'Animazione Recuperato 2011
Piovono Polpette, qui nella loro locandina russa. Notata la finezza dei Russi. Mica cotiche. Solo polpette.
Per avermi stupito con una facilità disarmante e disarmato il mio stupore con proiettili di sagace sagacia, sistemando così il mio sistema nervoso in modo tale che il nervosismo sistematico che nervosamente saliva eruttasse in una bava salivare, facendomi sbavare per un ulteriore dose di provocazione,
.....per avere regalato alla storia uno dei più bei personaggi di tutti i tempi (universi paralleli inclusi nella confezione).....
.....e per aver immortalato in una cornice di pellicola la foto di una delle donne più belle di tutti i tempi (viaggi nel tempo inclusi nella confezione).....
Antonia Thomas
vince
Glifo di Carta per Migliore Serie Televisiva 2011
Misfits I e II Serie
Per dei motivi personali che non vi posso spiegare ma fidatevi che sono davvero, ma davvero importanti (e forse un giorno sta' storia ve la racconto, ma solo tra qualche anno e sempre che questo 2012 non ci porti via tutti),
vince
Glifo di Carta per il Miglior Libro Letto 2011 (anche se uscito un botto di anni fa)
Cuore di Scimmia Cane di Michail Bulgakov
Ed infine, citando la nomination di un blog ben più serio di questo....
Perchè lo desidero, ma non l'avrò mai, perchè non ho la minima idea di dove prenderlo ma soprattutto perchè non so che farmene e perchè mi sembra di una bellezza ultraterrena neanche fosse opera di Milo Rambaldi (ve lo ricordate chi è?)
vince
Glifo di Carta per il Miglior Gadget Tecnologico 2011
Il Pc Prezioso
Scherzavo.
L'Iphone. Alla scritta nel messaggio qui sopra dovete aggiungere la parola "buttato" alla fine.
E' tutto gente! Complimenti e auguri a tutti i vincitori e in bocca al maya al mondo per l'anno prossimo....sperando che questa non sia la prima e l'ultima edizione dei
GLIFI DI CARTA
Opera di Massimo Giacon
Il Glifo di Carta (seconda e ultima parte)
Nota: i Glifi di Carta vengono attribuiti scegliendo tutto ciò che mi è
passato per le mani, che letto o che ho visto. Perciò se è uscito il
film più bello del mondo e non l'ho potuto vedere, non lo posso
premiare. Certo è difficile che succ...ma perchè vi sto dando tutte
queste spiegazioni? Che mi sia venuto un attacco di democrazia? I Glifi
di Carta gli decido io secondo criteri miei. Punto. Se cercate qualcosa
di più democratico andate in una delle coree. Quella che preferite
02) LA SPERANZA E' L'ULTIMA A MORIRE, INFATTI MUORE DI SOLITUDINE
03) NON ALLA VIOLENZA SU DI ME
04) SE HAI PROVATO E FALLITO, NON TEMERE. RIPROVA. FALLIRAI MEGLIO.
05) COL TAMARRO CI VUOLE IL CAFONE
06) L'EDUCAZIONE E', COME REAZIONE ALLA MALEDUCAZIONI ALTRUI, LA PIU' ALTA FORMA DI DISPREZZO CHE UNA PERSONA PER BENE PUO' APPLICARE NEI CONFRONTI DI UN CAFONE.
08) CON UN PO' DI PAZIENZA E TANTA VASELLINA ANCHE L' ELEFANTE SI FA LA FORMICHINA.
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