E' morto Ray Bradbury, un uomo a cui tu lettore di questo blog, lettore di libri, lettore di copertine di libri o semplice lettore di qualsiasi cosa (etichette del detersivo comprese) devi molto.
Due cose.
La prima.
Mi spiace, ma non riesco ad immaginare un tributo migliore di questo. Dice tutto.
La seconda.
La morte di un uomo è una cosa triste. Per alcuni. La morte di un genio è un tragedia. Per tutti.
C'è però un'altra importante differenza sostanziale nel tipo di contratto che un uomo e un genio sottoscrivono con la Morte.
Per l'uomo, per tutti noi, si tratta di un contratto di trasporto.
Da qui a Buh....
Per il Genio di tratta di un contratto editoriale. La morte diventa suo agente.
E' allora, tu, lettore di questo blog, che domani avevi deciso di uscire per comprare Diablo 3 o le Cuffie paffute per il tuo mini mp3....investi 10 euro nel libro che ha cambiato il modo di guardare i libri, la carta e il fuoco e rendi onore a colui che ha insegnato a tutti a quale temperatura la carta prende fuoco.
Avrai reso la sua morte e la tua vita meno inutile.
Parola.
Il Glifo 451
Ps: qualcuno al telefono mi ha appena detto due grandi verità.
L'arte non muore mai e genera sempre vita. Come un seme.Come un seme.
Manu Larcenet - La strada - dal romanzo di Cormac McCarthy
-
Manu Larcenet - La strada - dal romanzo di Cormac McCarthy
6 mesi fa
2 commenti:
Goodbye, Ray... tanto ormai sei da anni con tutti noi, col c£$%& che una sciocchezza (cit. Guccini) come la morte fisica ci separerà mai! E salutaci Montag, dovessi vederlo...
una cosa che ho dimenticato di dirti quando ho letto il tuo post....hai usato OVVERO impropriamente ^__^
Posta un commento