Il Coraggio Barbaro è un punto sfocato tra l'incoscienza dell'azione e la presunzione del riuscire.
Avete presente quelle scene in cui un esercito infinito di guerrieri, goblin,artiglieri, giganti, soldati, assassini, carri armati, testimoni di geova, navi da guerra, lancieri, draghi, catapulte, arcieri, operatori di call center o bussatori di porte che ti vogliono far cambiare gestore di luce/acqua/telefono, cavallerizzi, troll, balestrieri, fante-cavallo-e re circondano un poraccio armato solo della spatolina che trovi nell'ovetto Kinder Merendero ( l'ovetto versione estiva..avete capito, dai...quella che ha l'antievocazione strutturale incorporata...basta nominarla perchè si rompa....)
e lui, prima impaurito si chiede dietro gli occhi "E mo'?" e poi si lancia nella mischia con il sorriso che a Tom Cruise in Top Gun quando scende dall'aereo?
Ecco, in quel preciso momento, se prendete il poraccio e lo spremete ben bene, potrete ricavare una goccia di Coraggio Barbaro.
Lo stesso risultato l'avreste avuto se aveste spremuto (COME ME LI CONIUGO QUESTI VERBI) me nel momento in cui, nonostante la lista delle cose che ho fare in questo periodo (più lingua della lista di tutti i nomi di ogni cosa presente al mondo) ho deciso di rimettere mani al blog......sventurato me.
Ne potevo fare a meno? Si.
Ne potevo davvero fare a meno? No.
E quindi, bando alla ciance e partiamo da un post semplice semplice.
LE LETTURE ESTIVE
Considerazioni sparse :
In circa 100 giorni ho letto circa 150 fumetti, tra numeri di serie e volumi. Solo fumetti pubblicati in Italia.
Di questo il 90% ha suscitato in me (in ordine di sensazione)
-Delusione
- Ribrezzo
- Disgusto
- Rabbia
- Tirchieria
Perchè, appunto, mi sono detto che faccio troppa poca selezione in fase di acquisto. Male. Molto male.
Mi sono chiesto....mi avranno maledetto? Avranno scagliato contro di me il demone delle cattive letture, quello che mentre sei in libreria ti consiglia di comprare Vespa al posto di Auster?
Non so. Ma speriamo che questo post funga da esorcismo.
Cosa mi è passato di decente sotto le mani?
Locke & Kay è la mia attuale serie mainstream non fumettistica preferita. Ben scritta, cattiva in alcune parti ,spietata in altre, è edita dalla Magic Press. Dovrebbe essere arrivata al terzo volume. Almeno è quello l'ultimo che ho.
C'è tutto un discorso su delle chiavi e su cosa fanno queste chiavi. Dato che per me la chiave è stato sempre uno di quei 30/40 oggetti topici e archetipici, ve lo consiglio.
Disegni validi, ma nulla di trascendentale.
Quando uno pensa di aver letto tutti i fondamentali, la gioia di scoprire che qualcosa te l'eri perso è illimitata.
Così come è illimitata la maestria grafica (meno, ma sempre di livello mammuthiano, quella narrativa in questo caso) di Franquin. Edito da Nona Arte, lo dovete mettere nello scaffale della roba buona.
Sicuramente la lettura dell'estate. Si tratta di sei volumi cartonati di oltre 400 pagine l'uno. Ho tenuto gli ultimi volumi in un armadio per oltre un anno prima di mettermi a leggerli...sono dei capolavori sottovalutati che dovrebbero essere riscoperti e studiati da tutti. Pensate allo Starman di Robinson come il quinto dito di una mano. Del perchè, oltre a delle riflessioni sulla Planeta che non c'è più, parleremo nei prossimi giorni.
Billy Bat è un manga che ti comunica uno stato di insoddisfatta soddisfazione sfasata.
Lo leggi.
Ti piace.
Sei soddisfatto.
Dopo un paio di ore ti rendi conto che non ci hai capito nulla.
Subentra l'insoddisfazione
Lo rileggi.
Ti piace più di prima.
Sei soddisfatto.
Dopo un paio di ore ti rendi conti che il discorso che pensavi di aver capito è molto più complesso
di quello che avevi intuito.
Sei insoddisfatto.
Lo rileggi.
Ti piace molto, ma molto più di prima.
Sei soddisfatto.
Poi ti ricordi di quella cosa che diceva nel primo numero, la vai a rivedere e....
Insomma, poesia grafica che genera insoddisfatta soddisfazione sfasata.
Che Urasawa sia riuscito a elevare la narrazione seriale al livello che Taniguchi ha raggiunto nei volumi autonomi? Forse.
Sappi, o principe, che c'era un tempo, ora lontano, in cui la Panini pubblicava XIII in volumi cartonati di 48 pagine alla francese. Ora dove vedi questa distesa di 100% Panini brossurati, una volta erano tutti cartonati.
La storia resta la stessa, ma leggerli in quell'edizione così grande (e così introvabile, mannaggia voi che mi mancano ancora otto numeri!) è stata una bella goduria. Van Hamme è bravo. Un po' legnoso a volte (ed essere legnosi nella narrazione è facile), un po' pedante altre, ma bravo. Mi allargo. Anche suadente.
XIII è una storia che va letta, SENZA la pretesa di capirci qualcosa, mi raccomando.
"Tutto qui?" direte voi. 100 giorni di letture per solo 5 segnalazioni. Purtroppo si.
La verità è che la maggior parte dei volumi letti quest'estate sono solo carta per accendere il fuoco.
Come mai?
Si è abbassato il livello qualitativo delle uscite?
Si sono elevati i miei gusti rispetto a qualche anno fa in cui gli entusiasmi erano più facili?
E' stato già detto/visto/scritto/raccontato/disegnato tutto?
Ho una precisa teoria molto confusa a riguardo e cercherò di illustrarvela nei prossimi giorni.
Forse.
Così come a breve arriveranno altre analisi sulle mie letture/visioni.
Sia su questo blog che altrove.
Forse.
Tanto la roba da leggere non mi manca.
Il tempo per farlo...ecco, questo è un altro discorso.
Ma anche di questo parleremo.
Sicuramente..
Il Glifo Ritornato
Ps: C'è un'altra "lettura" pregnante che non ho nominato
AAA di Akab
Ma anche su questo ci torno presto. Promesso.
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