giovedì, novembre 04, 2010

ACQUISTI E OMAGGI LUCCHESI ovvero LUCCA 2010 E DINTORNI

Olè! Ed ecco a voi gli acquisti lucchesi!
Anche se dire acquisti  non è corretto. Non tutto ciò che è comodamente poggiato sul mio divano può essere considerato un acquisto....
Molti volumi sono frutto di gentili omaggi e scambi con amici fumettisti ed editori.
Recensirò alcuni di questi volumi su questo blog o su i prossimi numeri di Comic Soon?
Su questo blog sicuramente...per Comic Soon dipenderà dallo spazio e dal mio caporedattore.
Che criterio impiegherò?
Semplice.
Farò come mi pare. Questo non è un sito giornalistico ed io non sono un critico di fumetti.
Recensisco quello che mi pare. Quello che mi colpisce di più.
Nessuno volume mi è stato regalato per fare recensioni, tranne uno che volevo recensire e pagare e che un amico editore si è imposto di regalarmi. Infine, io raramente parlo di qualcosa che NON mi piace.
C'è così poco tempo per segnalare le cose belle, che figurati se perdo tempo  a parlare di quelle brutte.
Mi devo davvero indispettire per farlo!
Questo per chiarire la mia posizione.

Ora, dato che l'argomento è stato preso, mi permetto di fare un ragionamento e di porre qualche domanda.
Quale è l'atteggiamento giusto che un editore dovrebbe avere nei confronti della critica e dei giornalisti in merito alle copie omaggio?

Premetto che non voglio essere ne polemico, ne fare accuse, ma porre delle domande per avere risposte, consigli e delucidazioni, partendo dalla mia posizione, dalla mia esperienza (ed inesperienza) e da un evento che mi è capitato di cui ancora non ho fatto in tempo a raccontarvi.

Allora....quando è iniziata la mia avventura con NPE con l'editore abbiamo deciso di avere nei confronti della stampa SPECIALIZZATA questo atteggiamento: massimo rispetto, massima disponibilità.

Abbiamo regalato e spedito copie dei nostri volumi a tutti i giornalisti e siti di informazione e critica che ci sono venuti in mente (se ne avessimo saltato qualcuno, mi scuso. Segnalatemelo e provvederò a rimediare).
Perchè?
Perchè per come la vedo io critica e editoria devono percorrere parallelamente lo stato percorso.
Per me nella critica specializzata a fumetti ci sono fior di cervelli.
Magari la si può pensare diversamente su un singolo albo, ma va rispettata e tenuta da conto.
Anche perchè confrontarsi ti fa sempre bene e comunque crescere, anche quando non sei d'accordo.
L'importante è che ci sia onestà intellettuale nello scrivere.

Ora, quale è stato il bilancio di questo anno di attività?

Alcuni dei siti che ci avevano chiesto i volumi per recensioni non ne hanno fatto una, altri qualcuna, altri ancora tutte.
Alcuni siti sono stati disponibili, altri meno.
Alcuni riviste ci hanno dato spazio, altre ci hanno completamente (o quasi) ignorato. E con esse a questa Lucca abbiamo chiarito le reciproche posizioni.

Ora, chiedo a voi, quale è l'atteggiamento giusto che una casa editrice dovrebbe avere?

Ve lo chiedo perchè mi sono accadute due cose, a mio avviso veramente strane, che mi  hanno fatto dubitare che il mio atteggiamento nei confronti della stampa fosse corretto:

Questa è una : riassumendo molto velocemente, Harry Dice è uno dei  blog che frequento di più e con più attenzione. Harry scrive benissimo e mi diverte molto. Seguo i suoi consigli sulle letture.
Perciò abbiamo deciso di inserirlo in una lista di "esperti" a cui ci fa piacere inviare i nostri volumi, senza nulla chiedere in cambio. Ne recensioni, ne opinioni. Giusto per il discorso del percorso parallelo.
Anche questo sembra sia stato un errore. Harry sostiene che una casa editrice debba selezionare la propria offerta quando invia dei volumi omaggio. Ok. Lo sviluppo della discussione la trovare nei commenti, che vi consiglio di leggere.

Questa invece è un'altra:

qualche tempo fa ho ricevuto un "rimbrotto" da un critico perchè mi ero permesso di segnalargli che secondo me quel dato volume della nostra produzione era più vicino ai suoi gusti di un altro.
Mi è stato risposto che non sono io che devo decidere o pensare di sapere cosa uno vuole o gradisce leggere.

Quindi....

- Se i libri non li fornisci, vieni criticato.
- Se li scegli tu, vieni criticato.
- Se li fornisci tutti, vieni criticato.
- Se li fai scegliere, magari piccoli capolavori non se li fila nessuno e poi ti dicono che un titolo non l'hai spinto abbastanza e vieni criticato.

Con tutte queste critiche, poi non mi venite a dire che la critica non esiste!

Vabbè, aspetto il vostro punto di vista.
Per ora penso che il mio atteggiamento non cambierà. O quasi.

Detto ciò, ringrazio tutti gli amici che mi hanno voluto regalare il loro volume.
Un paio mi hanno emozionato davvero (Grande Nico!).

Il Glifo Cadeau

Ps: A Lucca ho avuto anche un altro regalo:
 che va a fare bella mostra di se qui:
Sempre sia lodata la mia fidanzata per aver accettato il mio lato nerd.
P.P.s: Ci sono delle cose che mi pento di  essermi dimenticato di prendere. Prima su tutti Cerebus della Black Velvet, proposto in una magnifica edizione ed il saggio Maledetti Fumetti della Tunuè.
Sono stati già ordinati in fumetteria.
Perchè io fumetti io li compro anche. E soprattutto.

6 commenti:

The Passenger ha detto...

Commento troppo buono nei confronti della critica e dei cosiddetti "giornalisti"! Io sono meno delicato!
Grazie di cuore per essere passato, tu e Nicola siete stati molto gentili ed ora siete due felici acquirenti e possessori del ns primo GIANT!!!

Andrea Mazzotta - ILGLIFO ha detto...

Ciao Christian!
Secondo me, litigare serve sempre molto poco (tranne sporadici casi) e soprattutto è inutile nei confronti di una categoria.
Sarebbe come quando gli AUTORI se la prendono con gli EDITORI.
La generalizzazione è un male del secolo.
Ribadisco la necessità di percorso parallelo.
IMHO, per carità.
Sul Giant non vedo l'ora di godermelo(200 grammi di carta a pagina!!! C'è un gusto nella lettura che non ti dico!)
Un caro saluto
Andrea

Valentino Sergi ha detto...

Un buon lavoro di Critica non può essere fatto gratis o per quattro centesimi. La critica impegna, ha dei costi (di documentazione, di reperimento materiale) e dei tempi. In Italia, mettiamoci il cuore in pace, nessun privato paga per la Critica di fumetto. Forse qualche settimanale concede un trafiletto, ma poco di più.
Il "lavoro" di recensore viene quindi lasciato in mano agli appassionati con i risultati che vediamo. Per alcuni positivi, per molti addetti del settore (pare) insoddisfacenti.
Per quanto mi riguarda, i consigli per gli acquisti li faccio dal mio piccolo blog senza pretese di alcun tipo, preferendo dedicare l'impegno critico alla saggistica (che molto probabilmente si chiuderà con la Tesi Magistrale se perdo il treno del dottorato).

Andrea Mazzotta - ILGLIFO ha detto...

Ciao Valentino,
ma secondo te è un problema inerente al mondo del fumetto o generale del mondo della critica?

The Passenger ha detto...

300 grammi a pagina! ^_^

Valentino Sergi ha detto...

Non è una questione complessa. La critica di cinema sopravvive perché esistono riviste, festival e un interesse accademico che promuovono (a fatica) gli studi sul medium.

Per il fumetto, in Italia, tutto questo manca. E se non hai la possibilità di fare un dottorato sul fumetto, se non esistono corsi di studio sulla nona arte, o riviste di valore scientifico, la ricerca viene azzoppata sul nascere. Le cose stanno cambiando un minimo, ma è troppo poco.

Da qui però a dire che è un problema della critica, no, assolutamente. Tunué ha una produzione saggistica di livello eccellente. Abbiamo molti studiosi capaci di analisi lucidissime e interessanti. Sarebbe un torto non riconoscerne i meriti.

Il fatto, Andrea, è che la critica - che è un LAVORO - si sposta là dove c'è un ritorno, seppur minimo.
In questo momento i migliori saggisti italiani concentrano la loro produzione sul cartaceo, dilazionando e centellinando interventi - gratuiti - sul web.

Ci sono poche eccezioni, ma restano circoscritte alla dimensione del blog personale.