martedì, dicembre 28, 2010

[FUMORECE] GARIBALDI DI TUONO PETTINATO ovvero TUONO, LA PATRIA TI RINGRAZIA!!



La più grande fortuna che mi è stata concessa nella vita non è sopravvivere a incidenti più o meno mortali con tutti i mezzi di locomozione esistenti (asino compreso) ma incontrare durante questo trentennio di vita persone eccezionali.
Distinguere una persona eccezionale da una normale è facile.
Basta porsi questa domanda: costui/costei potrebbe mai apparire in un film o in televisione in prima serata?
Se la risposta è quasi sicuramente no (GIPI Docet) allora avete davanti a voi un persona che vi può stupire.
Ora vi domando, ma voi un soggetto del genere, in prima serata TV ve lo immaginate?


Io no.
Costui risponde, se lo chiamate, al nome di Andrea Paggiaro alias Tuono Pettinato.
Chi sia lo potete scoprire in questa datata e incompleta biografia.
Oppure potete utilizzare questo ritrovato della scienza moderna per acquisire informazioni su losco figuro.

Non ha importanza. Questo post non parla di lui ma della sua opera.
GARIBALDI - RESOCONTO VERITIERO DELLE SUE VALOROSE IMPRESE, AD USO DELLE GIOVANI MENTI.
Ora, giusto per esercitare il mio diritto di contraddirmi, torniamo a parlare di Tuono,perchè senza avere un quadro chiaro (diciamo collocabile nel periodo cubista di Picasso) del suo autore non è possibile cogliere in pieno tutte le sfaccettature dell'opera.

Ho incontrato Tuono un paio di volte in vita mia.
E' la persona più gentile del mondo.
Neanche mia madre mi tratta con la gentilezza che lui riserva a me e a tutti coloro che incontra.
Questo mi ha portato a sospettare che Tuono ci odi tutti.
Indistintamente.
E che ci prenda in giro.
Che il disprezzo che lui nutra per il genere umano sia filtrato dalla sua grande intelligenza in una spasmodica estrinsecazione di gentilezza.
In fondo come dice la sesta regola glifica:

L'EDUCAZIONE E',COME REAZIONE ALLA MALEDUCAZIONI ALTRUI,LA PIU' ALTA FORMA DI DISPREZZO CHE UNA PERSONA PER BENE PUO' APPLICARE NEI CONFRONTI DI UN CAFONE.

Ecco. O è così, oppure Tuono è veramente una persona gentile.
Ma voi di un elemento del genere,lo direste?


Lo sfottò. La presa in giro. La demitizzazione.
E' questa la chiave di lettura con cui è corretto approcciarsi alla lettura del volume in questione (e su cui era improntata tutta la premessa di cui sopra, di cui spero Tuono mi perdonerà.)

Fin dalla sottile citazione nella copertina Tuono esprime la sua opinione su personaggio Garibaldi.
Come vedete c'è un assonanza tra il cavallo della copertina del Giovane Holden di Salinger (In originale il romanzo è intitolato  The Catcher in the Rye, gioco di parole intraducibile in italiano) opera di Michael Mitchell e quello della copertina del volume Rizzoli.
L'aspetto interessante è che nella copertina riprodotta qui sopra non viene raffigurato un vero destriero, ma un cavalluccio di giostra.
Ed è forse così che deve essere interpretato la versione "Pettinata" del Garibaldi  (&company) di Tuono.
Ragazzini che cavalcano cavalli veri come se fossero cavallucci di giostre. E usano fucili veri come se fossero
fucili giocattolo. O persone vere che muoino come se fossero.....persone vere.
(Tuono cita ad esempio la Strage di Bronte)

Nell'opera aleggia una critica velata (e neanche troppo) alla macchina del mito che ha rivestito un periodo truce e turpe della protostoria della repubblica italiana (sul quale non si è mai aperto e mai si aprirà un dibattito storico) con un alone di fierezza.
Un Garibaldi quindi eroe più per incoscienza e per talento nell'essere suggestionato che per effettiva caratura morale, a cui fa compagnia un Mazzini paranoico, un gruppo di intellettuali italiani in esilio sudamericano che passano le giornate in riva alle spiagge muniti di fresche bevande e via dicendo.

Estremamente interessante (oltre che intelligente e sottilmente provocatorio) il modo in cui Tuono ritraePapa Pio IX.
Il pontefice, protagonista attivo di quel periodo storico, è rappresentato sempre in pose paciose o sorridenti e, nonostante rappresenti il "nemico" del protagonista, non viene mai disegnato in atteggiamenti minacciosi o malvagi, a differenza dei vari Cavour, Vittorio Emanuele e Mazzini (neanche nell'immaginario duello a tre (treello?) finale!!)
Questa scelta stilistica si sposa bene con le parole realmente proferite da Garibaldi sul letto di morte e riportate dal autore nel volume, che sottolineano "l'impostura di cui è maestro" riferita al "prete" in generale.
La rappresentazione grafica del malvagio di turno improntata su tratti caricaturali, tesi a deformare l'aspetto del personaggio viene sovvertita nelle sue regole da un autore che ha piena padronanza di uno stile grottesco ed cartoonesco.

Numerosi sono gli inside joke contenuti nel volume.
La più divertente sicuramente è Garibaldi in  versione Re di Id di Johnny Hart.....

...ma non sfigurano nemmeno le citazioni ad un Pugno di Dollari o a Star Wars!

Da un punto di vista tecnico, oltre alla capacità evocativa del tratto caricaturale di cui abbiamo detto sopra,sorprendono due elementi.

- L'uso magistrale del colore che diventa strumento narrativo scandendo i tempi e i piani di lettura,
sottolineando di volta in volta, come se si trattasse di riflettori ora puntati su un attore della commedia o ora su un altro, il fuoco della narrazione.
Ancora più strabiliante è il tutto se si pensa che, oltre al bianco e al nero, sono solo tre i colori usati (Un rosso protagonista,un blu comprimario, un arancione sfondo) che si azzuffano scambiandosi spesso i ruoli.

- La composizione assolutamente anarchica (ed in un fumetto con tante teste coronate e poteri in contrapposizione non stona per nulla) della tavola.
Tuono Pettinato passa agevolmente da una griglia nove, ad una griglia dodici ad una grigliata di carne senza che il lettore possa in alcun modo risentire delle variegate scelte stilistiche.
Anche il tratto è  più curato del precedente volume, Apocalypso, che raccoglieva, come dice lui stesso, gli anni dozzinali.
Soprattutto si coglie una maggiore profondità delle singole vignette, che agevola la lettura superando un certo appiattimento nelle immagini di alcuni suoi precedenti lavori.

I volume tuttavia non è scevro da difetti.
Principalmente è pedante, cioè ostenta con "presunzione" il proprio sapere.
Nei riferimenti bibliografici a fine volume sono presenti oltre una decina di titoli tra libri e film, usati da Tuono per documentarsi sull'argomento.
Il desiderio di riversare quella mole di informazioni ha appesantito un po' la narrazione che spesso assume i toni dei protagonisti che raccontano i prima persona le loro gesta.
E sinceramente Cavour e Vittorio Emanuele non è che fossero sta botta ti simpatia.
Potevano essere presentati diversamente certi scenari? Potevano certi doverosi passaggi, indispensabili alla
compiutezza della narrazione essere bypassati?
Probabilmente no.
In fondo Barbieri sosteneva che il lettore, per essere sorpreso, a volte va anche un po' annoiato.
Tuono Pettinato riesce in alcuni passaggi a compiere entrambe le scelte, ammorbando per un paio di pagine il lettore per poi risvegliarlo di colpo con uscite metanarrative (ad esempio il maestro che da la sveglia ad un suo allievo addormentato dopo una lunga filippica di Cavour a pagina 73).

Altro aspetto che mi ha lasciato perplesso è la brevità con cui vengono trattati certi aspetti della vita di Garibaldi come il rapporto con Anita o la campagna dei mille.
Ma è una perplessità giustificata la mia?
Era dovere di questo volume essere completo ed esaustivo?
Se non lo era, forse si sarebbe dovuto porre maggiormente l'accento sul lato comico, che per quanto di altissimo livello non raggiunge lo standard del Tuono più brillante, sacrificando sull'altare dei contenuti storici un po' di freschezza narrativa.

Se lo era, qualcosa manca.

Ne esce fuori un opera ibrida, a metà strada tra una biografia ironica e un romanzo storico parzialmente accurato e un piccolo saggio revisionista sulle vicende dell'unità d'Italia.
Ma forse era esattamente questa l'intenzione dell'autore.

Resta, a monte del proverbiale pelo nell'uovo ancora non incubato, un'opera notevolissima, da leggere e rileggere.
Sicuramente il titolo più significato ed interessante della nuova collana della Rizzoli, priva di nome ma distinguibile per uniformità di dimensioni e grafica.
In un anno scarsamente significativo per le produzioni italiane (a questo si affiancano giusto altri 3/4 volumi interessanti prodotti nello stivale garibaldino) il Garibaldi di Tuono Pettinato segna il passo collocandosi di diritto tra i libri da inserire nella Top Ten del 2010.

Viene da chiedersi cosa avrebbe pensato il barbuto eroe dei due mondi se avesse saputo che un giorno sarebbe stato raffigurato nei panni di una madre accaldata, di una suora, di un nobile con monocolo, di un soldato dell'esercito piemontese e di una contadina.
Si dice (e lo conferma anche l'autore del libro) che fosse totalmente privo di senso dell'umorismo, ma probabilmente leggendo delle sue gesta così come le ha raccontate Tuono Pettinato, ne avrebbe riso anche lui.

QUI trovare la pagina facebook di Garibaldi di Tuono Pettinato
QUI il blog di Tuono
QUI il blog dei Ricattacchiotti (personaggi di Tuono che appaiono anche su XL)
QUI  il sito dei Super Amici ( Il gruppo di geniali fumettisti di cui Tuono fa parte)
QUI ci trovate me invece se non la smetto di allungare questa recensione che doveva essere nelle mie intenzioni di non oltre mezza cartella di word. Un'altro po' e finivo lo spazio sull'hard disk.

Abbiamo parlato di (meglio, io ho parlato. Voi, se ce l'avete fatta ad arrivare alla fine della rece avete letto di ...) 
Garibaldi. Resoconto veritiero delle sue valorose imprese, ad uso delle giovini menti


Autore: Tuono Pettinato  
Titolo: Garibaldi  
Editore: RIZZOLI C
Collana: LIZARD-VARIA  
Pagine: 120  
Prezzo: 16,00 euro  
Anno prima edizione: 2010  
ISBN: 17043779

Il Glifo Tonante
Ps: Bonus Track! Due copertine di libri illustrati da Tuono che secondo me non avete mai visto (a meno che non usiate Google) + il mio sketch Lucchese!
 

4 commenti:

MicGin ha detto...

Ottime le osservazioni sull'uso del colore!
Non ho Antiko!!!!! sgrunt!

Andrea Mazzotta ha detto...

Grazie caro!
Leggevo non ricordo dove che dovrebbe essere in uscita anche un altro libro di Tuono sempre per la stessa casa editrice pisana.
Toccherà recuperarli!!!

Redazione FareTV ha detto...

Dato che lo domandavi:

"ma voi un soggetto del genere, in prima serata TV ve lo immaginate?
Io no."

Mi tocca metterti al corrente, anche se è solo per un sotto-pubblico toscano, son sempre notizie incoraggianti :)

http://www.faretv.net/home/trasmissioni/diari-pisani-tuono-pettinato

Anonimo ha detto...

Non per smontare nessuno, o per intristire il pubblico pagante, ma io quando osservo tipi come questo Tuono Pettinato mi fanno sempre un senso come il paradosso dell'esistenza o meno di un albero che cade in un una foresta sperduta senza *osservatori... ovvero, aldilà delle mille smorfie alla Gigi Sabani di Tuono, c'è qualcosa o qualcuno? Davvero, non polemica, è una mia curiosità perchè proprio io non capisco tutti questi atteggiamenti e pose, quale è il motivo di fondo???
grazie e saluti.
Erminio