Ieri era il COMICON - GIORNO ZERO.
Sono partito alle 7.30 dalla Contea alla volta di Napoli.
Pioveva. Anche nel pullman, pioveva.
Non scherzo. Pioveva. Nel pullman.
Mancava una specie di rivestimento interno e, si signori, pioveva. Nel pullman.
E' stato in quel momento che ho deciso di comprare una macchina. Ma questa storia, ve la racconto tra qualche mese.
L'acqua, fredda, non era la cosa più fastidiosa. E neanche gli autisti menefreghisti, che hanno pensato bene di risolvere dandomi il numero di targa del veicolo per la fare una protesta formale.
Formalmente,autista, vaffanculo.
Il problema principale del viaggio, è stata Libera.
Non conosco Libera ma, un po' la odio.
Libera ha un padre partenopeo, che, quando era piccolo, è caduto in amplificatore Hi Fi.
Da allora, se dice buon giorno in Puglia, gli rispondono in Neo Zelanda che è ancora buio.
Padre di Libera, VAFFANCULO, tu e gli apparecchi amplifon che sponsorizzi.
Il padre di Libera ha un cellulare meraviglioso.
Tecnologico.
Cambia suoneria.
Non nel senso che puoi cambiarla tu.
Nel senso che ogni volta che qualcuno chiama, cambia A RANDOM, la suoneria.
Che, comunque, è sempre a livello Amplifon.
Libera e il padre sono molto uniti.
Libera chiama ogni 10 minuti.
Quindi, su un viaggio di sei ore, sarò stato infastidito da circa un miliardo di suonerie. Circa.
Il padre di Libera rispetta molto la figlia.
Infatti, ogni qual volta chiama si mette sull'attenti da seduto.
Per farlo si aggrappa violentemente al mio sedile e si tira in avanti.
Tirando me all'indietro.
Improvviso come uno starnuto fatto in faccia alla tua donna. O al tuo uomo.
Ogni volta mi sentivo come se qualcuno mi strappasse al mio continuum temporale e mi portasse indietro nello spazio e nel tempo di 3/4 secondi.
Libera, sentiti libera di andare a fanculo. E portaci tuo padre.
Possibilmente non andatici in pullman. Col culo che ho ricapitereste dietro di me.
Arrivo a Napoli.
E' sporca.
Non tantissimo, ma è sporca.
Si sa. Peccato.
C'è un mercatino nella piazza vicino alla stazione.
Gente vende cose.
Cose strane. Mutante e playstation, calzini e decoder Sky,
cappelli e pezzi di telefonino.
Mi sembrava il mercatino degli elfi di Stardust di Gaiman e Vess
Su una serranda di negozio c'è scritto
"Tu si 'na cosa grande - Taglie forti dalla XL a salire"
Mangio la più buona caprese della mia vita e la più croccante sfogliatina, prendo la funicolare, che è sempre un'emozione (ma che quando si chiude fa un rumore tipo la musichetta di psycho")
e arrivo al castello.
Lo stand è quello giusto. E' andata bene.
Altrettanto non è capito ad altri, ma, se vorranno, ve lo racconteranno loro.
Vorremmo montare ma manca tutto (la forza soprattutto) e non arriverà prima delle sei. Sono le 4.
Chiacchiere con colleghi.
Arriva il tutto (o meglio, quasi nulla, domani altro giro di rifornimenti. Mancano tutte le ristampe).
Si monta.
Mi incazzo.
Lo stand non mi piace come è venuto.
Mi vengono le paranoie.
Mi ri-incazzo.
Manca la roba.
Poi mi ricordo che ho mangiato poco.
La mia Zita capisce il problema e mi da da mangiare.
Supero il calo glicemico e torno ad essere un essere civile. Sufficientemente civile.
Nel frattempo due persone mi chiedo se ero "Impacciuto" e una "si' ghiuscito sceme?"
No, era il calo glicemico.
Non vi preoccupate.
Passa. Dovevo solo mangiare.
Mi prendo due momenti per dare un occhiata al castello.
E' bellissimo come sempre.
Le mostre le guarderò sabato, con calma. Anche perchè c'è ancora alino e una squadra di 20 persone che tra una imprecazione sottovoce e un'altra, continua a montare.
Vedo anche Scozzari che dispone con attenzione una parte degli oggetti di Stefano Tamburini in un bacheca, nella mostra a lui dedicata.
Stefano Tamburini era così avanti 20 anni fa, che ancora oggi qualcuno lo deve raggiungere.
Si è fatto tardi.
Saluto tutti e ciao.
Attraverso mezza Napoli e vado a dormire.
Ma prima, una bella fetta di frittata di pasta.
Enjoy.
Domani mi devo svegliare alle 06.00 per ri-attraversare Napoli e arrivare in orario (cioè con un'ora di anticipo) all'apertura.
Intanto sull' Iphone è arrivata la cover della ristampa di Heavy Bone che uscirà per NPE.
Dormi poco ma contento.
Domani è il giorno uno.
Il Glifo Partenopeo.
UPDATE: ho pubblicato questo post venerdi alle 23.30 perchè stamattina non è partito in automatico e mi dispiaceva buttarlo. Domani mattina vi posto il riassunto di venerdi, cioè del giorno UNO che si è appena concluso.
Manu Larcenet - La strada - dal romanzo di Cormac McCarthy
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Manu Larcenet - La strada - dal romanzo di Cormac McCarthy
6 mesi fa
1 commento:
cavolo! Scozzari che allestisce la mostra di tamburini! incredibile scoop! ;-)
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